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Cuba: prepariamoci al meglio per il nostro viaggio!

Emozionati all’idea, siamo pronti ad una nuova avventura. Questa volta optiamo, per la prima volta, per trascorrere le vacanze natalizie e il Capodanno al caldo, crogiolati dal dolce tepore del sole dei Caraibi in inverno. La metà prescelta è Cuba, che con le sue mille contraddizioni, conserva, almeno per ora e fino a quando non verrà sommersa dall’onda del capitalismo, l’incanto e la forza di un popolo fiero e combattente.

L’idea è di trascorrere il Natale in famiglia, e poi via, il giorno di S. Stefano attraversare l’immensità dell’oceano fino a questa isola, la più grande dei Caraibi, baciata dall’Oceano Atlantico a nord e dal Mar dei Caraibi a sud.

265 musei, 120 gallerie d’arte, 70 teatri e 46 scuole d’arte, oltre a centri culturali e club musicali presenti praticamente in ogni città, ne fanno di una tra le destinazioni più ricche di cultura del Centro America.

E la natura? 263 aree protette ricoprono circa il 22% del territorio e sei biosfere UNESCO si estendono dalla macchia costiera lungo la Península de Guanahacabibes a Pinar del Río fino alle foreste pluviali intatte delle Cuchillas del Toa, a Guantánamo. L’abbondanza di territori accuratamente sorvegliati protegge più di 350 specie di uccelli e altre specie in via di estinzione, come il coccodrillo cubano, la jutía e il picchio dal becco avorio.

Ovviamente nello spirito che ci è consueto non pensiamo proprio a prenotare nei resort, ma l’auto (costosetta però a dire la verità!) per essere pienamente liberi e prenotazioni nelle Casas Particulares, vale a dire in mezzo alle persone… e le persone sono state la parte migliore del nostro viaggo!

L’itinerario? Per sommi capi ci aspettano:

Tutto il fascino della capitale, L’Avana, la ricchezza architettonica delle città coloniali di Sancti Spiritus e di Trinidad (dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1988), la grande storia nel monumento che custodisce le spoglie del Che a Santa Clara, la rigogliosa natura dei parchi naturali della provincia di Pinar del Rio, ma soprattutto l’incanto dei cayos di Jardines del Rey (Cayo Coco, Cayo Guillermo, Cayo Santa Maria) raggiungibili con una strada costruita in mezzo al mare, delle spiagge di Santa Lucia.

Come di consueto una parte fondamentale del viaggio è fare al meglio le valigie e organizzare zaini e marsupi, anche tenendo conto che questa volta avremo con noi non solo l’abbigliamento estivo, ma anche quello invernale, molto più ingombrante. Infatti, oltre al fatto che partiamo dall’Italia in inverno ci aspettano anche due scali, una notte a Francoforte e 8 ore circa tra andata e ritorno nelle rigide temperature di Toronto. 27 dicembre Temperatura attesa: 12,2 gradi Fahrenheit corrispondenti a -11° Celsius!

Dall’ultimo viaggio in America siamo già equipaggiati con un’ottimo zaino, lo Zaino Bercy 30 Ferrino.

Zaino Bercy 30

Zaino Bercy Ferrino

Bercy Ferrino Dorso e spallacci ergonomici imbottiti

Bercy Ferrino tasche laterali in rete

 

 

Decidiamo di abbinarlo con il marsupio della stessa serie: il marsupio Harrow Ferrino.

Marsupio Harrow Ferrino

ferrino harrow marsupio rosso

Harrow Ferrino

 

Leggiamo che a Cuba quasi nessuno accetta le carte di credito e cosi dobbiamo pensare a portarci dietro un bel gruzzoletto in contanti. Nel mio consueto giretto pre-partenza da Landosport, lo staff mi da un prezioso consiglio: comprare la cintura portasoldi!

Idealmente quando si intraprende un viaggio, infatti, non si pensa che si possa essere derubati, ma quando si frequentano posti affollati o non proprio molto sicuri, il rischio rimane alto. Per evitare di trovarsi a corto di soldi o senza documenti e di incorrere, quindi, in problemi burocratici con le banche, magari in un paese straniero, è molto meglio premunirsi prima.

Molti viaggiatori che vivono nel terrore di perdere i loro averi spesso ricorrono a tecniche quasi buffe nel tentativo di nascondere il proprio gruzzoletto da occhi indiscreti. Oggi, con la cintura portasoldi non è più necessario cercare degli escamotage o dei posti per nascondere il denaro, perché è possibile riporlo in un posto sicuro e sempre a contatto con noi: la cintura!

Optiamo per la cintura Money Belt Brunner, veramente pratica e molto economica.

Cintura Money Belt

Nessuno ha sospettato che all’interno di questa cintura ci fossere nascosti i soldi e in aeroporto è filato tutto liscio, almeno con la cintura! Non posso dire lo stesso del Ron, la fantastica bottiglia di Havana Club invecchiato 7 anni sequestrato al ritorno ai controlli del Gate all’aeroporto di Toronto. Che rabbiaaaa!!!  Meglio che non ci penso!!!

Comunque tornando alla Money Belt Brunner… veramente ben fatta e ideale per portare soldi in viaggio e non solo i soldi, ma anche i documenti grazie alle sue due tasche esterne cernierate.

Vi lascio e vi aspetto al prossimo appartamento per partire finalmente alla volta della Cuba più autentica!

 

“La vera rivoluzione dobbiamo cominciare a farla dentro di noi.” Che Guevara